Inauguro il mio food blog cercando di trasmettervi le
emozioni e le sensazioni di un meraviglioso ed indimenticabile weekend
ischitano.
Non a caso ho deciso di dedicare a questo argomento il mio primo
post infatti è proprio in questa occasione che ho deciso di condividere con
tutti voi le mie scoperte enograstronomiche e non solo e per questo devo
ringraziare Nadia ed Enrico ai quali va tutta la mia stima e gratitudine. È infatti
grazie a loro, esperti food blogger, che ho deciso di creare questo spazio
virtuale che nasce dalla mia passione per il gusto, l’enogastronomia, il
viaggio, la scoperta, in altri termine per la vita e per quanto di più bello
essa possa offrire.
Nadia (http://www.vitadaprecisina.com/)
ed Enrico (http://lefrancbuveur.blogspot.it/)
infatti mi hanno iniziato al mondo del foodblogging, cioè al piacere di
condividere nuovi sapori, nuovi luoghi, nuove ricette con cui far rivivere,
anche a chi non era presente, i profumi, i sapori, la freschezza dei prodotti,
le emozioni a volte uniche che si provano assaporando le prelibatezze che la
nostra splendida Italia ci propone e che tutto il mondo ci invidia.
Dopo questa necessaria e doverosa premessa, passo ora al
raccontarvi le bellezze ed i sapori ischitani.
Devo ammettere di non essere un esperto conoscitore di
quella che è universalmente conosciuta come l’isola verde; essa è così chiamata
per il fatto che è quasi totalmente ricoperta da una fitta vegetazione che sale
lungo tutto il monte Epomeo, che la sovrasta e dal quale si gode un magnifico
panorama su tutta la costa campana.
Abitata fin dal neolitico e soprannominata dai greci
Pithecusa, il cui nome deriverebbe secondo alcuni dal fatto che l’isola fosse
abitata da Scimmie (Pithecos) secondo altri, invece, questo nome deriverebbe
dai Pithoi, grandi vasi greci prodotti in gran quantità sull’Isola.
Ma prima di farvi assaporare le leccornie di cui l’Isola è
ricca, vorrei sottolineare una delle caratteristiche ischitane assolutamente da
non perdere, per unire al piacere del palato quello del corpo. Ischia è infatti
celebre nel mondo per le cure termali e per le sue acque rigeneratrici, fama
che è da sempre universalmente riconosciuta tanto che persino il Premier
Tedesco Angela Merkel ne è una assidua frequentatrice.
Voglio raccontarvi una leggenda che si narra circa l’origine
delle celebri terme ischitane: si racconta che il Titano Tifeo venne imprigionato da Zeus
nelle viscere del monte Epomeo e le sue membra
sparse per tutta l'isola. Per secoli sopportò la dura punizione, finchè
non chiese aiuto a Venere affinchè
implorasse perdono a Giove. Calde lacrime sgorgarono dagli occhi del ribelle
pentito e così Giove impietositosi, perdonò Tifeo e tramutò le sue lacrime in
acque termali.
Ma ora è il momento di passare a descrivere le prelibatezze
gastronomiche ischitane.
Per prima cosa, appena scesi dall’aliscafo che da Napoli vi
porterà ad Ischia, vi consiglio un’immancabile tappa presso la Pasticceria
Calise che ha praticamente monopolizzato l’isola con i tanti punti vendita
sparsi sul territorio ma personalmente vi consiglio vivamente di passare per la
sede principale, aperta nel lontano 1925 e che mantiene intatto quel gusto
retro che l’ha resa celebre. Non sembra di essere su di un’isola ma al
contrario sembra di essere in un infinito giardino con piante tropicali con una
vegetazione che ricorda più foresta indiana che non la macchia mediterranea.
Non provate a fissare il video proiettato su di un piccolo
monitor all’ingresso potreste rimanere ipnotizzati: questo descrive la lenta
preparazione delle specialità “della casa”: pastiere, babà, sfogliatelle e
l’unico ed inimitabile Cornetto semplice.
Il cornetto semplice non è un cornetto vuoto come potreste
immaginare, ma è un morbido cornetto ripieno di crema e amarena, quindi fate
attenzione se volete un cornetto vuoto specificatelo al solerte cameriere.
Dopo questa prima tappa immagino che avrete voglia,
finalmente, di rinfrescarvi nelle acque chiare e limpide dell’isola e per
pranzo consiglio uno spuntino ristoratore davvero ischitano, la “zingara”.
Non vi fate impressionare, non vi sto consigliando di fare
attenzione al portafogli, volevo invece proporvi questa specialità tipica
isolana, si tratta di due fette di pane casareccio cotto rigorosamente nel
forno a legna con dell’ottima provola affumicata, del pomodoro fresco, della
lattuga e del prosciutto crudo il tutto abbrustolito sulla piastra, davvero da
leccarsi i baffi. Io in particolare ho trovato davvero squisita quella del
ristorante “Il Pirata”, posto lungo le sponde della baia di Sant’Angelo e
caratterizzato da un ambiente caratteristico ricco, fino all’inverosimile, di
ceramiche di produzione locale che riempiono ogni angolo del locale e
tappezzano interamente il soffitto creando un effetto molto caldo e
scenografico.
Ora rilassatevi è il momento di un buon caffè e di relax per
riprendere le forze prima della sera. Ebbene, dopo aver ammirato il tramonto
sulla spiaggia, è il momento di fare una passeggiata per le vie tipiche e
caratteristiche isolane, dove acquistare qualche souvenir e qualche specialità locale.
Per la sera potete scegliere tra 2 locali un po’ diversi tra
loro: potete optare per il ristorante-pizzeria “O sole mio” che, al di là del
nome stereotipato, nasconde prodotti genuini e una pizza davvero squisita,
leggera e saporita ad un prezzo ragionevole.
Altrimenti se siete in cerca di un posto speciale ed
indimenticabile, vi consiglio “Umberto a mare”: posto sulla punta di Forio nei
pressi di una piccola e scenografica chiesetta, che ricorda molto un’isoletta
greca, è un locale a picco sul mare con una vista mozzafiato.
Qui potrete assaggiare tutti piatti preparati con pesce
freschissimo e prodotti selezionati di alta qualità; gustose le polpettine di
pesce azzurro su letto di scarola stufata con uvetta, pinoli e
mosto cotto, ma ancor di più i ravioli di melanzane con crema di
basilico, bufala e ricottina del Salento, davvero da non perdere; infine degno
di menzione anche il guazzetto con pescato del giorno davvero squisito. Sembra
davvero di avere il mare nel piatto e devo dire che ne vale la pena.
Per concludere la serata posso consigliarvi di sorseggiare
uno sgroppino o un delizioso limoncello in uno dei tipici locali che
costeggiano il porto di Ischia dove potrete rilassarvi ripensando alla intensa
e spero piacevole giornata ischiatana.
Al prossimo post.
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