sabato 4 maggio 2013

Alla scoperta dei sapori dell'Isola di Ischia



Inauguro il mio food blog cercando di trasmettervi le emozioni e le sensazioni di un meraviglioso ed indimenticabile weekend ischitano.
Non a caso ho deciso di dedicare a questo argomento il mio primo post infatti è proprio in questa occasione che ho deciso di condividere con tutti voi le mie scoperte enograstronomiche e non solo e per questo devo ringraziare Nadia ed Enrico ai quali va tutta la mia stima e gratitudine. È infatti grazie a loro, esperti food blogger, che ho deciso di creare questo spazio virtuale che nasce dalla mia passione per il gusto, l’enogastronomia, il viaggio, la scoperta, in altri termine per la vita e per quanto di più bello essa possa offrire.
Nadia (http://www.vitadaprecisina.com/) ed Enrico (http://lefrancbuveur.blogspot.it/) infatti mi hanno iniziato al mondo del foodblogging, cioè al piacere di condividere nuovi sapori, nuovi luoghi, nuove ricette con cui far rivivere, anche a chi non era presente, i profumi, i sapori, la freschezza dei prodotti, le emozioni a volte uniche che si provano assaporando le prelibatezze che la nostra splendida Italia ci propone e che tutto il mondo ci invidia.
Dopo questa necessaria e doverosa premessa, passo ora al raccontarvi le bellezze ed i sapori ischitani.
Devo ammettere di non essere un esperto conoscitore di quella che è universalmente conosciuta come l’isola verde; essa è così chiamata per il fatto che è quasi totalmente ricoperta da una fitta vegetazione che sale lungo tutto il monte Epomeo, che la sovrasta e dal quale si gode un magnifico panorama su tutta la costa campana.
Abitata fin dal neolitico e soprannominata dai greci Pithecusa, il cui nome deriverebbe secondo alcuni dal fatto che l’isola fosse abitata da Scimmie (Pithecos) secondo altri, invece, questo nome deriverebbe dai Pithoi, grandi vasi greci prodotti in gran quantità sull’Isola.


Ma prima di farvi assaporare le leccornie di cui l’Isola è ricca, vorrei sottolineare una delle caratteristiche ischitane assolutamente da non perdere, per unire al piacere del palato quello del corpo. Ischia è infatti celebre nel mondo per le cure termali e per le sue acque rigeneratrici, fama che è da sempre universalmente riconosciuta tanto che persino il Premier Tedesco Angela Merkel ne è una assidua frequentatrice.
Voglio raccontarvi una leggenda che si narra circa l’origine delle celebri terme ischitane: si racconta che  il Titano Tifeo venne imprigionato da Zeus nelle viscere del monte Epomeo e le sue membra  sparse per tutta l'isola. Per secoli sopportò la dura punizione, finchè non chiese aiuto a Venere  affinchè implorasse perdono a Giove. Calde lacrime sgorgarono dagli occhi del ribelle pentito e così Giove impietositosi, perdonò Tifeo e tramutò le sue lacrime in acque termali.

Ma ora è il momento di passare a descrivere le prelibatezze gastronomiche ischitane.
Per prima cosa, appena scesi dall’aliscafo che da Napoli vi porterà ad Ischia, vi consiglio un’immancabile tappa presso la Pasticceria Calise che ha praticamente monopolizzato l’isola con i tanti punti vendita sparsi sul territorio ma personalmente vi consiglio vivamente di passare per la sede principale, aperta nel lontano 1925 e che mantiene intatto quel gusto retro che l’ha resa celebre. Non sembra di essere su di un’isola ma al contrario sembra di essere in un infinito giardino con piante tropicali con una vegetazione che ricorda più foresta indiana che non la macchia mediterranea. 


Non provate a fissare il video proiettato su di un piccolo monitor all’ingresso potreste rimanere ipnotizzati: questo descrive la lenta preparazione delle specialità “della casa”: pastiere, babà, sfogliatelle e l’unico ed inimitabile Cornetto semplice.
Il cornetto semplice non è un cornetto vuoto come potreste immaginare, ma è un morbido cornetto ripieno di crema e amarena, quindi fate attenzione se volete un cornetto vuoto specificatelo al solerte cameriere.
Dopo questa prima tappa immagino che avrete voglia, finalmente, di rinfrescarvi nelle acque chiare e limpide dell’isola e per pranzo consiglio uno spuntino ristoratore davvero ischitano, la “zingara”.
Non vi fate impressionare, non vi sto consigliando di fare attenzione al portafogli, volevo invece proporvi questa specialità tipica isolana, si tratta di due fette di pane casareccio cotto rigorosamente nel forno a legna con dell’ottima provola affumicata, del pomodoro fresco, della lattuga e del prosciutto crudo il tutto abbrustolito sulla piastra, davvero da leccarsi i baffi. Io in particolare ho trovato davvero squisita quella del ristorante “Il Pirata”, posto lungo le sponde della baia di Sant’Angelo e caratterizzato da un ambiente caratteristico ricco, fino all’inverosimile, di ceramiche di produzione locale che riempiono ogni angolo del locale e tappezzano interamente il soffitto creando un effetto molto caldo e scenografico.

Ora rilassatevi è il momento di un buon caffè e di relax per riprendere le forze prima della sera. Ebbene, dopo aver ammirato il tramonto sulla spiaggia, è il momento di fare una passeggiata per le vie tipiche e caratteristiche isolane, dove acquistare qualche souvenir e qualche specialità locale.
Per la sera potete scegliere tra 2 locali un po’ diversi tra loro: potete optare per il ristorante-pizzeria “O sole mio” che, al di là del nome stereotipato, nasconde prodotti genuini e una pizza davvero squisita, leggera e saporita ad un prezzo ragionevole.
Altrimenti se siete in cerca di un posto speciale ed indimenticabile, vi consiglio “Umberto a mare”: posto sulla punta di Forio nei pressi di una piccola e scenografica chiesetta, che ricorda molto un’isoletta greca, è un locale a picco sul mare con una vista mozzafiato.
Qui potrete assaggiare tutti piatti preparati con pesce freschissimo e prodotti selezionati di alta qualità; gustose le polpettine di pesce azzurro su letto di scarola stufata con uvetta,  pinoli e  mosto cotto, ma ancor di più i ravioli di melanzane con crema di basilico, bufala e ricottina del Salento, davvero da non perdere; infine degno di menzione anche il guazzetto con pescato del giorno davvero squisito. Sembra davvero di avere il mare nel piatto e devo dire che ne vale la pena.

Per concludere la serata posso consigliarvi di sorseggiare uno sgroppino o un delizioso limoncello in uno dei tipici locali che costeggiano il porto di Ischia dove potrete rilassarvi ripensando alla intensa e spero piacevole giornata ischiatana.
Al prossimo post.         

1 commento: