venerdì 21 marzo 2014

Franco Pepe: i segreti e la passione di un Maestro della Pizza da Caiazzo a Milano.


Dopo una lunga assenza dovuta a cause di forza maggiore, eccomi nuovamente al posto di combattimento per raccontarvi un’altra esperienza enogastronomica imperdibile per gli amanti della Pizza.
Non voglio semplicemente suggerire una della migliaia di pizzerie sparse per l’Italia e neppure raccontare una ricetta scontata per preparare una pizza casalinga, no! Per farmi perdonare della mia assenza, vi farò entrare nel mondo del mago dell’impasto, il Maestro della Pizza: Franco Pepe.
Qualcuno di voi, avrà sicuramente sentito parlare di questo Maestro Pizzaiolo, il quale forte di una profonda passione, che trova radici nella risalente tradizione familiare, iniziata da Nonno Ciccio negli anni ‘30 ed oggi giunta alla terza generazione, ha creato un tempio dedicato a questo piatto universalmente conosciuto, la Casa della Pizza.

Il suo locale, Pepe in Grani, si trova a Caiazzo, tra le dolci colline dell’Alto Casertano, cittadina che da sola meriterebbe una visita. La città definità “perantiquum oppidum” dagli scrittori antichi, che si ritiene fondata dagli Opici (di cui ancora si ammirano le mura megalitiche), successivamente etrusca e poi sannita ed infine inglobata nell’Impero Romano, con il nome di Caiatia. Tragicamente ricordata anche per la Strage che avvenne in questo territorio nel 1943, ad opera delle truppe tedesche in ritirata e per la quale la città è stata insignita della Medaglia d’Argento al Merito Civile: ventidue inermi contadini, tra i quali bambini in tenerissima età, furono barbaramente massacrati per ordine di un giovane ufficiale tedesco Wolfgang Lehnigk Emden, senza alcun motivo umanamente comprensibile. Era il 13 ottobre a Monte Carmignano.


Affascinante la leggenda  secondo la quale la città sarebbe stata fondata da una ninfa, Calata, figlia di Tifata, ardentemente amata da Volturno, la quale per sfuggire all’ira paterna si rifugiò nel territorio dell’attuale Caiazzo e qui stabilendosi fondò la città che da essa prende il nome.

Ebbene è in questo angolo di paradiso, che Franco Pepe nasce e cresce e con lui anche la sua passione per la pizza, per l’impasto, per l’eccellenza; Franco vuole creare l’impasto perfetto, vuole usare solo i migliori prodotti, vuole essere ancorato alla tradizione al tempo stesso guardando al futuro, vuole sperimentare, vuole creare un luogo di eccellenza dove poter assaporare una pizza soffice e leggera dal sapore insuperabile.

È così che, dopo anni di sacrifici e di lavoro, acquista uno splendido palazzo settecentesco, sapientemente ristrutturato dall’architetto Di Fusco ed inizia la sua avventura. Franco lavora giorno e notte, impasta, rigorosamente a mano ogni sera, per poi valutare temperatura, umidità e tempi di lievitazione; non si vede l’ombra di un macchinario tecnologico, perché come ama raccontare, le macchine non hanno calore, non hanno cuore.

Da Franco Pepe gusterete una pizza unica, dal sapore ineguagliabile e solo con prodotti del territorio, rigorosamente selezionati dal Maestro in persona.   
Da non perdere la Mastunicola o Pinsa conciata del 500, che guarda alla storia e alla tradizione delle antiche focacce, su cui, come oggi, veniva adagiato lardo, basilico e pepe ed a cui oggi la creatività del Maestro Pepe ha aggiunto il sapore del vero Conciato Romano; il Calzone con la scarola, le Olive rigorosamente del Caiatino, capperi e alici di Cetara, infine la mia preferita, la Nero Casertano, ovvero una classica margherita con fiordilatte di Alvignano, scamorza affumicata e salame di Maialino Nero Casertano, un insaccato pregiato tipico del territorio di rara bontà.  Per i palati più audaci segnalo anche le pizze che accompagnano al Conciato Romano le pere e i fichi bianchi del Cilento.

Ma Franco Pepe non è solo pizza, infatti ho avuto modo di provare, e vi consiglio, come antipasti le olive di Caiazzo e i pomodori secchi davvero squisiti, per non parlare dei crocchè di patate, leggeri e croccanti ed ancora salumi e formaggi del territorio di qualità e sapore ineguagliabile, sapori veri di una volta.


Per gli amanti della frittura, imperdibile il classico calzone della tradizione napoletana con cicoli e ricotta e la pizza fritta con pomodorino e basilico, come la preparava mia nonna, semplice e gustosa.

Ma non potevo andare via da Caiazzo senza aver gustato il Sospiro d’Angelo, un dolce tipico caiatino, inventato dalla Pasticceria Sparono (http://www.pasticceriasparono.it); si tratta di un semifreddo a forma di  cupola ricoperta di cacao amaro, all’interno Pan di Spagna insaporito dalla bagna di liquori, la prima farcitura di crema gialla pasticciera simile alla crema bavarese con pepite di cioccolato, la seconda farcitura di crema bianca chantilly con granelle di nocciole.

Non c’è da meravigliarsi che Franco Pepe abbia ottenuto notorietà a livello nazionale ed internazionale, al punto tale che Princi, il celebre panificatore milanese, ha inaugurato il suo nuovo locale di Milano, portando all’ombra della celebre Madonnina la pizza caiatina il tutto sempre sotto l’occhio vigile del Maestro che segue ogni passaggio e garantisce la qualità del prodotto.
Vi chiederete ora qual è il segreto della pizza di Franco Pepe, c’è chi dice la lavorazione della pasta a braccia nelle madie di legno, chi la sapiente miscela delle farine, chi ancora l’acqua e la lievitazione, a mio modesto parere ciò che rende la pizza di Franco Pepe insuperabile è la passione sconfinata per l’eccellenza, l’amore per il suo territorio e soprattutto, un ingrediente speciale, il cuore.  

Se avete domande, volete chiarimenti o semplicemente commentare il post seguitemi su twitter @blogallacoque
PEPE IN GRANI
Vico S. Giovanni Battista, 3
81013 Caiazzo (CASERTA)
info@pepeingrani.it
www.pepeingrani.it

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